martedì 22 gennaio 2008

Amicizia

Con amici diversi e soli
arrivammo presso uno stagno
dove mangiammo salsicce e more.
Il cielo – interrotto dalle braccia
degli amici sui cavalli dello zio
di uno di loro – era già nausea
e noia. Ma vino sui vestiti; e le risate
come la pasta rosa
di Elisabetta. Promesse di felicità
e di pace per tutti; braccia incrociate
dietro le schiene; e la bandiera della pace
sventolava sul tetto delle auto, mentre tornavamo
a casa. –

Nessun commento: