martedì 6 novembre 2007

Da "SOLITUDINE A COLORI"

Sembrava la camera di un adolescente: poster di Kurt Cobain sopra il letto a fianco alla parete di sinistra quasi dietro la porta. Una chitarra elettrica era appoggiata sul letto, sul copriletto con il cielo e le nuvole bianche stampate. Tanti libri erano sparpagliati sul pavimento e sulla scrivania, sotto la finestra che illuminava la stanza. E odore forte di lavanda.
- Il mio nido. – esclamò Gianni a Giacomo che fissava la stanza con la bocca aperta:
- E’ la camera di un adolescente! – e indicò un pupazzo di Topolino sulla sdraio di bambù accanto alla scrivania.
- Sono un fan di Topolino, c’è qualcosa di male? –
- Sei un fuori di testa! Giuro, non credevo che fossi tanto immaturo! – e Giacomo rise fissando i fumetti de l’Uomo Ragno sempre sulla scrivania.
- La mia famiglia sa che qui dentro non ci deve entrare. La pulisco io questa camera ed è il mio nido nel quale leggo e vado su Internet, quando posso. –
- E dov’è il computer? –
- Ho un computer portatile. Ora sono in contatto con una persona speciale… - e Gianni andò verso l’armadio, lo aprì per prendere la valigetta nera. Aprì la borsa e inserì la spina del computer nella presa dietro la scrivania. Abbassò la persiana per fare un po’ d’ombra. Poi chiese a Giacomo di sedersi accanto a lui davanti alla scrivania, mentre cominciavano a configurarsi le icone dei programmi del desktop.
Poi prese il proprio cellulare dalla tasca dei pantaloni e lo pose di lato al computer per potersi collegare su Internet.
- Un po’ di tempo fa ho scoperto per caso un sito e ho cominciato a parlare con i navigatori. -
Si aprì l’home page:
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IL SITO UFFICIALE DELLA EX COMUNITA’ DI MAMMA GERGA

.CHI SIAMO
.COSA CRCHIAMO
.IL NOSTRO LIBRO SACRO)-----------------------------------------------------------------

- Anche tu con questa setta? – esclamò Giacomo appena lesse l’home page.
- Conosci già questa comunità ? – chiese Gianni con un’espressione infantile.
- Diciamo un amico di Salerno me ne ha parlato. Che delusione, ti facevo più intelligente. –
- Va bene, chiudo subito…. – e cliccò sulla x per chiudere il file.
- Ora so come passi le serate invernali… certo la noia è bastarda. E poi, che altro fai con il computer? – chiese subito dopo, prendendo alcuni fumetti de l’Uomo Ragno – Davvero ti piace questa roba? Non sono mai riuscito a farmi piacere i fumetti, anche da bambino… -
- Mi stai prendendo in giro da quando ti ho fatto entrare qui dentro. – disse Gianni con le spalle curve sul petto.
- Non ti offendere… dimmi. – e Giacomo cambiò espressione. Poi prese il medaglione che Gianni gli passò, dopo averlo sfilato dalla collana di metallo che indossava al collo.
- Questo è l’amuleto che mi hanno spedito, appena ho dato la mia adesione al progetto. E’ una cosa grossa e io ho dato la mia adesione. –
- A questo punto devi dirmi di cosa si tratta, perché mi hai molto incuriosito. –
- Bene, è quello che volevo. – e Gianni si sfregò le mani saltellando con il sedere sulla sedia un paio di volte – Hai mai sentito parlare di questa comunità? –
- Mi pare per televisione. –Gianni riaprì il sito della Comunità di Mamma Gerga

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